Come funziona davvero l’epilazione laser (e perché non è tutta uguale)

Blog

Come funziona davvero l’epilazione laser (e perché non è tutta uguale)

L’epilazione laser è ovunque: ne parlano i social, la trovi nelle farmacie, nei centri estetici, nei centri medici, persino in formato domestico. Ma quanti sanno davvero come funziona?
In questo articolo ti spieghiamo in modo semplice e senza filtri come agisce il laser, quali tecnologie esistono, perché alcune non funzionano su certi tipi di peli e come capire se il tuo trattamento sarà efficace oppure no.

 

Tutte le tecnologie in commercio (laser, luce pulsata, diodo, alessandrite…) agiscono con lo stesso principio fisico

La tecnologia utilizzata nei centri estetici (tranne l’ago e la biochimica) si basa su un principio chiamato fototermolisi selettiva: la luce viene assorbita da un bersaglio specifico (il pigmento) e si trasforma in calore.
Questo calore danneggia le cellule germinative responsabili della crescita del pelo.
È importante sapere che non è il bulbo ad essere il bersaglio, ma le cellule che lo nutrono: anche una pinzetta, in fondo, agisce sul bulbo. Il laser lavora invece sulle cellule germinative che si trovano in profondità e che, se distrutte correttamente, impediscono la ricrescita.

 

Il laser non vede il pelo. Vede il pigmento.

Un errore molto diffuso è pensare che il laser “veda” il pelo. Il laser non vede niente: è il pigmento contenuto nel pelo (la melanina) che assorbe la luce e si scalda. Questo calore, trasportato in profondità, danneggia selettivamente la matrice del pelo.
Ecco perché la lametta è fondamentale: accorcia il pelo in superficie, ma mantiene il fusto all’interno del follicolo, pronto ad assorbire la luce. Tagliare il pelo è come accorciare lo stoppino di una candela: se lo lasci troppo lungo, brucia in superficie e disperde il calore. Se invece lo lasci corto ma ben inserito, trasmette il calore in profondità: è lì che il trattamento agisce davvero.

 

E se i peli sono bianchi, rossi o biondo platino?

Il laser, lo abbiamo detto, ha bisogno di pigmento. Ma il bianco non è un colore: è l’assenza di pigmento.
In presenza di peli bianchi, il laser non può funzionare, perché non ha un bersaglio da colpire. Stesso discorso per alcuni peli rossi o biondi chiari (platino): la feomelanina, il pigmento presente in questi peli, non assorbe bene la luce laser.

Per questi casi esistono due alternative:
– L’ago elettrico: un metodo manuale, con ago e corrente, che distrugge il pelo uno per uno. È efficace, ma molto lento, doloroso e stressante per la pelle.
– L’epilazione biochimica LASERoma®: un trattamento avanzato, indolore e sicuro, che combina una fiala attiva con una veicolazione a microcorrenti. In questo modo si lavora direttamente sulla matrice del pelo anche senza pigmento.

 

E sui tatuaggi?

Il tatuaggio è, a tutti gli effetti, un insieme di pigmenti.
Per questo motivo il laser non può essere utilizzato sopra un tatuaggio, altrimenti rischierebbe di scatenare una reazione termica e danneggiare la pelle.

 

Il pelo deve trovarsi nella fase giusta: l’anagen

Non tutti i peli che vedi sulla pelle sono “agganciati” alle cellule germinative. Solo quando un pelo è in fase anagen – la fase di crescita attiva – è ancorato alla matrice e può trasmettere il calore fino in profondità.
Se il pelo è in fase telogen (caduta) o catagen (transizione), anche il miglior laser del mondo non sarà efficace.
È per questo che servono più sedute distanziate nel tempo: ogni trattamento colpisce solo i peli visibili e in fase anagen.

 

La pelle va preparata per ricevere il laser (e non basta un colpo di lametta)

Una pelle ispessita, infiammata o disidratata risponde male al laser.
Per ottenere risultati visibili e duraturi è fondamentale preparare la pelle con i prodotti
giusti, che:
– stimolano il rinnovamento cellulare
– riducono l’infiammazione
– mantengono il follicolo libero da cheratina e sebo

Nel Metodo LASERoma®, la preparazione domiciliare è parte integrante del trattamento.

 

Sì, anche il laser si trova ovunque. Ma non tutti i laser sono uguali.

Esistono laser professionali, laser economici e persino macchinette da usare a casa.
Quelle domestiche:
– hanno una potenza molto bassa
– usano tecnologia IPL
– non sono in grado di penetrare abbastanza in profondità

Sono pensate per ridurre il numero di rasature, ma non possono garantire risultati veri e duraturi.

 

E poi c’è chi usa il laser come fosse un phon

In molti centri low-cost, le sedute vengono fatte in pochi minuti, su più clienti al giorno, con parametri standard e zero personalizzazione.
In questi casi non è il laser a non funzionare, ma il metodo a essere sbagliato.

Nel Metodo LASERoma®, il risultato si costruisce attraverso:
– tempi giusti di erogazione
– osservazione della pelle
– regolazione dei parametri in tempo reale
– foto e mappa di crescita per ogni cliente.

 

Conclusione

Il laser non è una magia, ma una tecnologia che va capita, personalizzata e rispettata.

Il successo non dipende solo dalla macchina, ma:
– dalla fase del pelo
– dalla qualità del pigmento
– dalla condizione della pelle
– dalla mano dell’operatore
– e dalla preparazione a casa

E se non puoi fare il laser, esistono alternative vere e sicure: il Metodo LASERoma® comprende anche l’epilazione biochimica, pensata proprio per i casi in cui il laser non può agire.

🔍 Vuoi sapere se il tuo pelo è trattabile?
Prenota una consulenza gratuita: analizzeremo il tuo pelo, la tua pelle e ti diremo con sincerità quale trattamento è giusto per te.

 

Prenota ora la tua consulenza